martedì 27 febbraio 2018

NARRAZIONI E IMMAGINARIO - Brevi riflessioni sull'incontro con Wu Ming 2 (con audio integrale)


Il 20 e 21 gennaio scorsi abbiamo tenuto al CSA Sisma il laboratorio Raccontare i venti, “due giorni di esperimenti narrativi intorno a documenti d’archivio”. Nel corso del laboratorio, a cura di Wu Ming 2, siamo partiti da fonti provenienti dalla ventennale storia del Centro sociale Sisma per parlare di narrazioni, immaginario, fonti d’archivio, storie collettive.

Il lavoro sui documenti del passato si è contaminato con il racconto del presente e l'immaginazione del futuro: le narrazioni plasmano la realtà in un mutuo scambio di autorigenerazione che spesso, lo viviamo nelle nostre città, sovradeterminano la vita quotidiana. Le narrazioni modificano i nostri meccanismi di pensiero e quanto percepiamo dipende molto spesso da come “ci raccontiamo la storia” che stiamo vivendo. Come lavora sull’immaginario il capitalismo? Come lo percepiscono i movimenti e perché molto spesso si rischia di darne una visione fin troppo semplicistica e statica? Come si combattono le narrazioni tossiche su terremoto, migranti, lavoro? E’ possibile aggirare le cronache propinate ogni giorno dal mainstream? Sono solo alcune delle domande che abbiamo affrontato cercando strumenti teorici e pratici appropriati e scoprendo, o forse semplicemente ri-scoprendo, che le storie partono sempre dai conflitti.

Quello che nessuno di noi avrebbe potuto immaginare è che avremmo avuto l’occasione di testare quanto approfondito nel giro di pochissimi giorni. A partire dal 3 febbraio, con l’attentato fascista nella nostra città, e con la successiva settimana che si è conclusa con la grande manifestazione nazionale dei movimenti del 10 febbraio, nessuna delle singole parole spese nel corso del laboratorio è stata vana. A testimonianza del fatto che, cosa solo apparentemente ovvia, momenti di approfondimento sulle storie collettive e sulla loro narrazione passata e futura sono non solo necessari ma imprescindibili.

La due giorni di laboratorio si è conclusa con un incontro pubblico nella serata di domenica, in cui abbiamo provato, grazie a Wu Ming 2, a sviscerare ulteriormente le zone grigie ed allo stesso tempo le potenzialità che si nascondono dietro racconti e narrazioni. Con la promessa che "Raccontare i venti" è solo il punto di partenza di un lavoro più ampio che possa ridare concretezza ad un immaginario comune, ribelle, vivo, capace di utilizzare racconti, utopie e distopie per modificare insieme il presente e non arrendersi alle narrazioni tossiche del passato, del presente e di un futuro descritto come apocalittico che invece non è ancora stato scritto.

Quello che vi proponiamo è l’audio integrale dell’incontro conclusivo del laboratorio, buon ascolto.